Olio extra vergine di oliva monocultivar: Carpellese.
Fruttato delicato
Toni tendenzialmente freschi. Sentori di foglia ed erba falciata.
Lievi note di pomodoro, carciofo e cicoria.
Olio extra vergine di oliva molto versatile ideale per cruditè di mare e di terra, insalate e zuppe di legumi.
Tempo, radici, memoria. È ciò che lega ognuno di noi a chi ci ha preceduto e che ci guida verso ciò che sarà. In un alimento semplice come l’olio extra vergine di oliva, può nascondersi la profondità, spesso inaspettata, di un’eredità familiare che non conosce interruzioni. Saeculum è tutto questo. E’ un filo d’oro che, prezioso e sottile, scorre nel tempo, custodito dalle colline silenziose dell’Alto Sele e portato in tavola da questo olio monocultivar Carpellese.
Tra Salerno e Avellino, nel Comune di Oliveto Citra, l’azienda familiare gestisce otto ettari di ulivi. Terre in cui ogni pianta è il risultato di cura, rispetto e tenacia. La scelta di imbottigliare questa varietà autoctona è quella di chi, come Alessia e Cristian, con silenziosa determinazione, sceglie ogni giorno di rinnovare le proprie radici, esprimendo a pieni polmoni l’autentica voce di queste terre.
Il profilo sensoriale di questo olio si racconta con sincerità e trasparenza. Alla vista, il giallo paglierino si accende di riflessi dorati, come una luce antica che ancora oggi guida il passo e risplende.
All’olfatto, le note verdi di media intensità evocano immediatamente i paesaggi collinari, con accenni di buccia di pomodoro ed erba tagliata. In sottofondo, echeggiano note di carciofo e cicoria. Al gusto, queste impressioni si riconfermano, bilanciandosi a vicenda e regalando un assaggio armonico, in un profilo finale leggermente più amaro che piccante.
E’ un sapore vivo, ma mai invadente: è un equilibrio raffinato, che lascia la bocca pulita, come se l’olio avesse il dono di sparire lasciando memoria; proprio come fa il tempo, lungo i secoli che pian piano scorrono.
Così come il tempo scandisce la crescita degli ulivi, questo olio extravergine di oliva ci regala un ritmo lento. Ci regala il privilegio di rallentare, e lo fa con la stessa sapienza di una signora scolpita dal tempo o con la delicatezza di una bimba che, ingenua, non sa nemmeno cosa il tempo sia.
In cucina, Saeculum si rivela un alleato prezioso, soprattutto quando incontra ciò che della terra racconta l’anima più vera. È perfetto con ortaggi a foglia larga, freschi o cotti, ma anche con i legumi, in un dialogo continuo tra olio e materia prima.
Saeculum è un nome che richiama il tempo, ma anche un tramandarsi di generazioni, un lignaggio, una promessa. Quella di Terre di Rudini di continuare nel solco dell’autenticità, senza mai perdere di vista il domani ed il contesto dei propri tempi. Accanto all’olio extra vergine di oliva, infatti, l’azienda si dedica anche ad altre eccellenze locali: il fagiolo occhio nero di Oliveto Citra, la passata di pomodoro S. Marzano e perfino un progetto di recupero di un antico vitigno. Un’agricoltura policentrica, consapevole e in cammino verso il miglioramento continuo.
La presenza a Olio Capitale e alle fiere di settore ed i premi di LodoGuide, dimostrano, infine, la tendenza di Terre di Rudini alla qualità e alla ricerca di nuovi scenari.
Ogni goccia di Saeculum è un invito ad ascoltare ciò che dura, ciò che vale la pena custodire e preservare. È un piccolo e semplice rito quotidiano, una finestra aperta su una terra generosa, un abbraccio lento, delicato e sapiente. Proprio come quello di chi ha tutto il tempo del mondo dalla sua parte e se ne gode ogni istante.
A cura della dott.ssa Paola Mininni
Tecnologa alimentare ed esperta assaggiatore di oli di oliva
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